Imprenditori, politica, amministratori e università insieme per l'economia teramana

TERAMO – Come agganciare la ripresa: una proposta dalla Provincia che si candida al “ruolo di ente intermedio” nella realizzazione di un “progetto di territorio”. Val Vibrata-Tronto. Cosa serve e cosa si porterà all’attenzione del Ministero dello sviluppo per il riconoscimento di “area di crisi complessa” e il finanziamento di un pacchetto di azioni. La Val Vibrata è una “scommessa” sulla quale la Regione vuole investire: “mi sono battuto per far rientrare fra gli obiettivi di finanziamento anche il manifatturiero perché oggi che il made in Italy torna con il vento in poppa non possiamo non difendere quello che è un vostro patrimonio”. Parola del vicepresidente Giovanni Lolli, intervenuto questa mattina alla presentazione di RiTer ("rigenerare il territorio"), un’idea – progetto per unire le “forze del territorio teramano con alcuni mirati obiettivi condivisi”, incanalati nelle linee di finanziamento esistenti: nazionali ed europei. Il riconoscimento della Val Vibrata come area di crisi complessa e il finanziamento da parte del Governo e della Regione di una serie di azioni a favore del tessuto imprenditoriale, è una parte sostanziosa di RiTer. Il documento, presentato questa mattina ai componenti dell’Osservatorio dello Sviluppo, ma anche a numerosi imprenditori vibratiani, è stato elaborato da un gruppo ristretto di lavoro rappresenta uno sforzo di sintesi, come sottolineato dal presidentedella Provincia. Renzo Di Sabatino:perché da parte del Governo c’è la concreta possibilità che vincoli la maggior parte delle risorse per le grandi aree metropolitane mentre per quanto riguarda sia la Regione sia i Fondi Europei le misure prevedono espressamente premialità per le aggregazioni. Non possiamo lamentarci dell’asse Pescara-L’Aquila se perdiamo questo treno: quello di andare uniti verso pochi, strategici e realizzabili obiettivi”. Lolli ha messo sul piatto la programmazione Fesr 2014/2020 (visionabile al link e ha annunciato che sono pronti i bandi per due contratti di sviluppo, specificatamente destinati alle imprese: “finanziamenti in conto capitale fino al 50% per ricerca, efficientamento energetico e acquisto di macchinari. Stiamo ragionando con la Cassa depositi e prestiti che, invece, può fare credito agevolato per interventi sulle reti di impresa”. All’incontro ha partecipato il rettore Luciano D’Amico . “Anche l’Università ha la necessità di rigenenerare o riconfigurare il suo ruolo – ha affermato – sempre più i finanziamenti destinati alla formazione universitaria saranno collegati a progetti di ricerca che innovano percorsi sociali e produttivi. Per noi l’idea della Provincia rappresenta una sfida e un’opportunità. E siccome sono fra quelli che insieme agli altri Rettori abruzzesi sta lavorando ad un sistema universitario abruzzese, senza sovrapposizioni e con precise specializzazioni territoriali, noi possiamo essere quelli che agevolano accordi fra imprese teramane e le altre Università abruzzesi quando questo si rende necessario”. RiTer contiene, per quanto riguarda le proposte istituzionali, le priorità emerse nel corso degli incontri con i Sindaci per aree omogenee: “Qui ci siamo accorti che si può lavorare insieme; tutti indicano le stesse priorità – ha sottolineato Renzo Di Sabatino – manutenzione del territorio, interventi sulle cause del dissesto idrogeologo, impianti di depurazione, cura e sistemazione dei fiumi e dei lungofiumi, piste ciclabili. Poi naturalmente ci sono le grandi infrastrutture: quelle che ci collegano con il mondo, innanzitutto: quindi Pedemontana a nord e a sud e completamento della Teramo mare”. Sistema imprese e Val Vibrata. In questo caso il gruppo di lavoro ha chiesto direttamente ad un gruppo di imprese – rappresentative per comparto e per storia aziendale – di rappresentare le loro esigenze: ne è risultato un quadro molto specifico di richieste che fa emergere necessità comuni.